Scoppia il caso Marche
dall'articolo di Giorgio Meletti "Nelle Marche sta scoppiando un altro caso Monte Paschi", apparso su
Il Fatto Quotidiano di oggi. Ce n'è anche per Senigallia.
[...]
"La Banca delle Marche si è distinta perché dopo il 2008, mentre gli altri istituti italiani chiudevano i rubinetti alle società immobiliari, ha deliberatamente ignorato la crisi del mattone innescata negli Stati uniti, e ha continuato a largheggiare in crediti al settore. Un'inchiesta del settimanale L'Espresso rivelò nel 2011 che "lo scrigno dei soldi facili della Cricca era stato individuato dai magistrati di Firenze e Perugia nella banca delle Marche. Balducci, Anemone e la loro corte di amici, soci e familiari godevano di percorsi facilitati per muovere denaro".
[...]
"Ma altri sono i gruppi immobiliari che hanno beneficiato di crediti che oggi mettono nei guai la banca. Tra questi il noto gruppo che fa capo alla famiglia Lanari [leggi: area Italcementi, n.d.r.]".
[...]
"Mentre si frantumavano i conti e la reputazione della Banca delle Marche, la politica locale ovviamente non si è accorta di niente, restando intenta come al solito a spartirsi le poltrone nelle Fondazioni e nell'istituto di credito".
Nessun commento:
Posta un commento